X-Google-Language: ITALIAN,ASCII X-Google-Thread: f996b,92f5c1a676c9f58a,start X-Google-Attributes: gidf996b,public X-Google-ArrivalTime: 2002-09-15 08:05:14 PST Path: archiver1.google.com!news1.google.com!newsfeed.stanford.edu!syros.belnet.be!news.belnet.be!uni-erlangen.de!fu-berlin.de!uni-berlin.de!a-pt3-46.tin.IT!not-for-mail From: "paolo beneforti" Newsgroups: alt.ascii-art Subject: [LONG] about "La vie mode d'emploi", by Georges Perec Date: Sun, 15 Sep 2002 16:55:50 +0200 Lines: 189 Message-ID: NNTP-Posting-Host: a-pt3-46.tin.it (212.216.210.237) Mime-Version: 1.0 Content-Type: text/plain; charset="iso-8859-1" Content-Transfer-Encoding: 8bit X-Trace: fu-berlin.de 1032102311 2099305 212.216.210.237 (16 [52597]) X-Posting-Agent: Hamster/1.3.22.0 X-Priority: 3 X-MSMail-Priority: Normal X-Newsreader: Microsoft Outlook Express 5.50.4522.1200 X-MimeOLE: Produced By Microsoft MimeOLE V5.50.4522.1200 Xref: archiver1.google.com alt.ascii-art:19528 [visualizzare a schermo intero e con font a spaziatura fissa, tipo Lucida Console, corpo 9] le perplessit� di federico, nel leggere IL libro di perec, sono probabilmente condivise da parecchi di quelli che provano a leggerlo. nessun intento di confutare il de gustibus: il degustibus � giustibus; e senza dubbio La Vita Istruzioni Per L'Uso non � per tutti, bench� opera 'unive rsale'. non per tutti ma for se per molti; per mari e molti (per Mari di sic uro; Molti, non so chi sia). non ci sono solo elenchi e descrizioni, in LVIPLU; ci sono molte storie; ci sono al meno 179 storie (a gruppi di 60, monco il terzo - ci mancherebbe!). alcune storie complicate e appassionanti, altre semplici aneddoti di quotidianit�. (le almeno 179 storie sono elencate nel capitolo 60, ca pitolo piuttosto illuminante per vari aspet ti). tutte le storie, come gli oggetti e i personaggi,sono intrecciati nei luoghi del palazzo parigino che � la 'capitale' e il centro dell'universo LaVIPLUiano. volendo dare UNA possibile chiave di lettura del testo (intento perigliosissimo e consapevolmente ri duttivo, trattandosi di un'opera-mondo), io direi che LVIPLU racconta la straordinariet�, la complessit� e la ricchezza del quoti diano(1). la struttura casual-matematica che genera le storie, il loro in trecciarsi e il modo di raccontar le si deduce dagli appunti di per ec; ma conoscerla � solo un approfondimento, uno scavo non necessario alla pri ma lettura (uno scavo che per altro non rivela tut to). Lo scavo pu� aver senso in q uanto pu� far conoscere altre parti de ll'universo LaVIPLUiano; non ha molto s enso se serve a farne il censimento o la collezione da fan-atic. ma il punto � che una lettura solo da esegeti o ermeneuti � sbagliata (2) ( abbastanza ovvio, neh). insomma, "La vita, istr uzioni per l'uso" non ha bisogno di istruzioni per l'u so. comunque la presenza massiccia del caso, di accurati randomizzatori di elementi narrativi, � - imho - qual cosa di pi� dell'intento di mascherare da gioco la struttura dell'opera: il caso, nel testo. � anche la riproduzione artificiosa del modo di attuarsi, nella realt�, della straordinariet� del quotidiano. qualcosa che ricorda il "rag gio verde" di rohmer - vagamente - in ce rto senso - no, anzi, meglio cancellare rohmer: non fa chiarezza, direi. il gioco,il caso; il ruolo del caso nei giochi, il ruolo del caso ne lle vicende di tutti i giorni (ecco). per meglio dire, l'accost amento e l'inter secarsi di tante vicende, persona ggi, oggetti mette in evidenza la continuit� tra ci� che � banale e ci� che � sin golare; e la possibi le tesi (1) � che tutto � singolare e niente � straordi nario, nell'insieme. ogni tessera conta, e i gi ochi, beh, i giochi sono una cosa seria quanto le altre, nella realt� quotidiana. (e comu nque gli ele nchi sono una lettura _potenziale_ bellissima, altro che.) c'� poi il modo di raccontare: perec narra le sue storie in modo sempre distaccato: non proprio cronachistico: piuttosto senza giudicare: le vicende - e gli oggetti - parlano da soli. tuttavia � indubbio che, per dire, del pittore famoso si capisce l'ambizione, la furbizia e la spregiudicatezza; mentre l'art igiano Winckler non ha in s� nient' altro che integrit�, scrupolosit�, precisione, zelo; e anche nella storia grottesca del critico d'arte che cerca in tutti i modi di acquistare i puzzle di bartlebooth perec dice la sua (e prende in giro non velatamente il sistema del mercato e della critica d'arte del suo tempo). tutto ci� si poteva raccontare meglio? ne dubito. chi lo pensa,faccia esempi. fatto sta ("fatto", si fa per dire) che un univer so cos� ri ccamente popolato creato mantenen do in eq uilibrio forma e contenuto (e con una forma cos� macr oscopicamente prot agonista,e per certi aspetti rigida e vin colante) costituisce un'impresa pres soch� unica e fa del testo un classico della letteratura e la mappa di un mondo che sta agli antipodi del la Plotlandia ove dimora la gran parte degli scrittori. p.b. (1) naturalmente ci� � falso e quindi lo nego. (2) intendevo fare xpost con ihe, ma ho tagliato.